Nella lunga storia delle esplorazioni e dei viaggi, poche figure sono riuscite a catturare l'immaginazione collettiva come
Marco Polo. Nato a Venezia nel 1254, Marco Polo è noto per essere
uno dei primi europei a esplorare in profondità l'Oriente e a documentare le sue esperienze in modo dettagliato. La sua opera,
Il Milione, rappresenta una finestra affascinante su un mondo che per molti occidentali era avvolto nel mistero.
Un viaggio epico verso l’ignoto
Il
viaggio di Marco Polo iniziò nel 1271, quando partì insieme a suo padre Niccolò e suo zio Matteo alla volta dell'Oriente. Il loro obiettivo era raggiungere la corte di Kublai Khan, imperatore della dinastia Yuan, nipote del leggendario Gengis Khan. Il percorso fu tutt'altro che semplice: dalle rotte commerciali della Via della Seta alle insidie di territori ostili, il viaggio
durò più di vent'anni. Tuttavia, Polo riuscì a raggiungere il cuore dell'impero mongolo, stabilendo un rapporto privilegiato con il Khan.
La corte di Kublai Khan
Una delle
esperienze più straordinarie per Marco Polo fu il tempo trascorso alla corte di Kublai Khan. Qui, il giovane veneziano venne accolto come consigliere e diplomatico, divenendo un prezioso emissario dell'imperatore presso le province più remote dell’impero. Polo descrive l'impero di Kublai come un luogo di grande
opulenza e
sofisticatezza, con tecnologie avanzate, città vaste e ben organizzate, e un commercio prospero. Le sue descrizioni dell’organizzazione statale cinese, delle loro rotte commerciali e delle culture orientali furono inedite per l’epoca.
Un Mondo di meraviglie
Uno degli aspetti che rese le
testimonianze di Marco Polo così affascinanti per gli europei fu la sua capacità di descrivere con precisione luoghi e costumi che sembravano appartenere a un altro mondo. Dai
palazzi dorati alle
città gigantesche come Hangzhou, Polo parlava di una ricchezza culturale e materiale che superava qualsiasi cosa conosciuta in Occidente. Narrava di spezie, seta, pietre preziose e tecnologie incredibili come la carta moneta e il carbone, che in Europa erano ancora sconosciuti.
L'impatto sull'Europa
Quando
Marco Polo fece ritorno a Venezia nel 1295, le sue storie sembravano così incredibili che molti non gli credettero. Tuttavia, il suo resoconto venne trascritto in carcere da Rustichello da Pisa, e la
pubblicazione de Il Milione divenne un successo in tutta Europa. Questo libro ispirò innumerevoli esploratori nei secoli successivi, tra cui Cristoforo Colombo, che portava con sé una copia del
Milione durante il suo viaggio verso le Americhe. Il contributo di Polo alla comprensione dell’Oriente fu fondamentale, aprendo la strada a future esplorazioni e scambi commerciali.
Un'eredità inestimabile
Marco Polo non fu solo un esploratore; fu anche un
ponte tra due mondi, un narratore che rese possibile per gli europei immaginare e comprendere un continente tanto lontano quanto diverso. Grazie a lui, il mondo orientale divenne più vicino e, sebbene molte delle sue storie fossero ricche di meraviglie e leggende, la sua influenza sulle generazioni future fu innegabile.
Un orologio automatico per commemorare il 700º anniversario
Per celebrare il 700º anniversario della morte di Marco Polo, abbiamo deciso di rendere omaggio a questo leggendario esploratore con un orologio in edizione limitata di 400 esemplari numerati. Questo segnatempo, caratterizzato da un quadrante decentrato in madreperla bianca incorniciato da acciaio lucidato e un fondale raffigurante una mappa dell'Asia su carta di papiro, simboleggia il legame tra avventura e storia. Il design richiama le rotte percorse da Polo e il suo spirito esplorativo, trasformando l’orologio in un'opera d'arte che celebra il suo viaggio epico.
Per scoprire tutti i dettagli di questa edizione limitata, clicca sul link.