L’eredità millenaria dell’Egitto
L’Egitto ha 6000 anni. Un numero che nelle sue quattro cifre non rende giustizia ad un tempo così vasto. Qualunque evento rilevante per la storia occidentale sia accaduto nel Mediterraneo, l’Egitto ne è stato in qualche modo testimone o protagonista.
Una tradizione, quella egiziana, la cui impronta è penetrata in profondità nel tessuto culturale europeo, con una simbologia di cui almeno un accenno è rinvenibile in ogni casa. Chi non ha un pendaglio, un soprammobile, un libro, un piccolo souvenir che raffiguri gli stilemi o le opere dell’antico Egitto?
L'iconica effige del sole alato è ripresa anche dalla grafica della confezione.
Venezia e l’Egitto: uniti da una leggenda
Già prima dell’anno 1000 anche Venezia strinse relazioni con l’Egitto. L’intensità di questi scambi è altresì documentata da numerosi reperti storici che testimoniano una relazione continua, che attraversò tutta la storia della città. Il legame che via via si andò strutturando divenne così forte da dar luogo a vere e proprie leggende, una delle quali spiega l’origine del Leone di San Marco, l’emblema per antonomasia della Serenissima.
Si narra infatti che il Santo si stesse dirigendo ad Alessandria, quando, incappato in una tempesta nell’alto Adriatico, trovò riparo in una delle isole veneziane, forse Rialto. All’epoca, queste erano abitate da pescatori e costituivano il nucleo primordiale dell’insediamento su cui poi sorse la città.
La Colonna di San Marco a Venezia.
Quella notte San Marco vide in sogno un leone alato, che gli annunciò che le sue spoglie avrebbero un giorno riposato nella città lagunare. San Marco morì effettivamente ad Alessandria d’Egitto e i suoi resti vennero in seguito riportati a Venezia da due mercanti, realizzando così la profezia del leone alato.
La
storia egiziana successiva al Regno dei Faraoni si articola in diverse dominazioni. Persiani, Greci, Romani, poi Arabi, Ottomani e Turchi controllarono il paese fino a quando, dopo un periodo come protettorato britannico, l’Egitto pervenne alla definitiva indipendenza nel 1922, una data che segna uno
spartiacque tra l’Egitto storico e l’Egitto contemporaneo.
Le piramidi di Giza, il volto dell'Egitto rievocato dall'incisione sul fondello.
Un omaggio alla Storia dell’Egitto
Redentore Riserva di Carica, l’orologio più raffinato di Venezianico, ci è sembrato sin da subito il candidato ideale per un’Edizione Limitata per marcare i cent’anni da questo evento.
All’interno di Redentore Riserva di Carica - 100°Anniversario dell’Indipendenza d’Egitto si ritrovano
diversi richiami ai tratti essenziali e alla storia del paese. Il quadrante color sabbia, con la particolarissima finitura granulare, si ispira naturalmente al deserto, l’elemento che si è consolidato nell’immaginario collettivo come emblematico di questa terra.
I dettagli azzurri presenti sull’indicatore della riserva di carica sulla lancetta del datario, sono un riferimento all’acqua, così fondamentale per Venezia, quanto per le civiltà che si sono sviluppate grazie al fiume Nilo.
La magia del mondo arabo
Il Regno dei Faraoni e la dominazione araba sono certamente i periodi storici che hanno maggiormente plasmato l’immagine dell’Egitto di oggi. Da qui l’idea di riportare sul quadrante la numerazione in caratteri arabi ed incidere sul fondello i simboli per eccellenza dell’Antico Egitto, la Sfinge e le Piramidi.
Redentore Riserva di Carica - 100°Anniversario dell’Indipendenza d’Egitto è stato lanciato in una tiratura di 100 esemplari il
5 Settembre 2022 ed è andato esaurito in meno di un’ora. Un risultato che ci ha lasciati veramente senza parole.
È evidente che il fascino del mondo arabo esercita una forte presa, anche su di noi. Abbiamo quindi deciso di inserire tra i concept in sviluppo
nuovi progetti dedicati all’Oriente. Vuoi saperne di più?