Chi, guardando un diamante, non ha mai provato la sensazione di perdersi nei suoi mille bagliori, chiedendosi come mai una singola pietra possa, anche solo per un momento, ipnotizzare lo sguardo?
I
diamanti sono una delle pietre
più rare al mondo, quasi impossibili da trovare e, una volta rese gioiello, sanno regalare l'emozione più forte tra tutti i preziosi. Sono oggetti estremamente affascinanti, tanto da essere quasi circondati da
un’aura di mito.
Il diamante nella storia
Il nome “diamante” ha origine nell'antica Grecia dal termine αδαμας (adamàs) e significa “indomabile”, per l’impossibilità di lavorarlo con altra materia che non fosse il diamante stesso. Proprio per la sua straordinaria resistenza, nulla lo poteva intaccare e divenne presso alcune culture un simbolo di durevolezza, di invincibilità contro lo scorrere del tempo. Da qui la fortuna del diamante come talismano contro malattie e veleni, ma soprattutto come emblema dell’eternità dell’amore e della fedeltà matrimoniale.
Le fonti storiografiche testimoniano per la prima volta l’esistenza di questa pietra durissima ai tempi di Alessandro Magno. Questi, nel 327 a.C. la portò in Occidente dall’India, terra che fino al XVIII secolo rimase l’unico luogo noto in cui si potessero rinvenire i diamanti.
Venezia: un polo d'eccellenza nella lavorazione dei diamanti
Venezia, grazie alla sua posizione strategica come terminale europeo delle rotte commerciali orientali, fu uno dei principali importatori di diamanti e sviluppò presto una sua scuola per la loro lavorazione (nel 1733, si contavano 26 diamantai nella città).
Fu proprio un veneziano, Ortensio Borgisi, ad essere chiamato in India per tagliare il Grande Moghul, una pietra leggendaria nota come il più grande diamante grezzo. A seguito delle successive vicissitudini geopolitiche che interessarono il paese, della preziosa pietra si persero le tracce ed il suo destino è tuttora un mistero.
Un’altra celebre pietra la cui storia è legata a Venezia è il
“Farnese Blu”. Tagliato dal veneziano Giuseppe Angeloni, fu in seguito incastonato nella corona del Regno delle Due Sicilie ed è stato recentemente battuto ad un’asta di Sotheby’s per
6,7 milioni di dollari.
Come si classificano i diamanti?
Il valore dei diamanti si attribuisce attraverso 4 criteri, le cosiddette “4 C”:
- “Carat”: il Peso. Un carato equivale a 0,20 grammi. La misurazione si spinge solitamente fino al centesimo di carato, detto “punto”.
- “Colour”: il Colore. Si passa dal bianco al colorato secondo una scala che va dalla “D” alla “Z”. Tradizionalmente più ci si avvicina al bianco D (o “bianco eccezionale superiore”), più aumenta il valore.
- “Clarity”: la Purezza. È data dall’assenza o minor presenza di imperfezioni, dette “inclusioni”. Si va da un F-IF (Flawless o Internally Flawless) a I1-I3 (Imperfect).
-
“Cut”: il Taglio. La forma data dalla lavorazione. Ne esistono molte varianti: con il tradizionale taglio a brillante, nel XIV secolo si cominciarono a montare i diamanti sugli anelli.
Il nostro primo orologio gioiello
Redentore 36 Diamanti nasce in risposta alla crescente richiesta di orologi preziosi dedicati al mondo femminile in una fascia di prezzo accessibile.
Si tratta di un segnatempo di grande raffinatezza, con
12 diamanti naturali a fare da indici, posti su un
quadrante in madreperla che si integra perfettamente nelle linee pure e sinuose della cassa. Tutte le pietre utilizzate sono state scelte con cura per la loro qualità, in particolare in termini di colore, caratura e dimensione.
Ciascun modello è accompagnato da un documento riepilogativo delle caratteristiche dei nostri diamanti, che sono riassunti nella tabella che segue:
Tipo di gemma |
Diamante |
Numero di gemme |
12 |
Colorazione |
Quasi incolore (G-H) |
Grado di purezza |
Leggermente incluso (SI) |
Forma e taglio |
Taglio singolo |
Peso (totale) |
ca. 0.14 Carati |
Codice referenza |
1121510C |
L’introduzione di questa variante di Redentore 36 rappresenta un passaggio molto importante per il nostro brand, ossia l’ingresso in quella particolare ed affascinante nicchia dell’orologeria che si interseca con la
gioielleria.
La prima produzione è limitata a soli 100 pezzi che verranno lanciati nei primi giorni del 2023.
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